L'evento dedicato a Pietro dal Vaticano è l'unica (o quasi) sorpresa negli annunci della prossima stagione del servizio pubblico. Soliti noti, talk show culturale per Barbareschi e per i giovani torna Il Collegio

Palinsesti Rai, novità Benigni e tagli all'informazione. Per il resto è un copia e incolla

Polemiche inutili e false notizie circolate in questi giorni: il tono assertivo dell’ad Giampaolo Rossi entra a gamba tesa nel clima festoso della presentazione dei palinsesti autunnali e prova a seppellire la diatriba sulla presenza dell’informazione nel servizio pubblico, dopo la bufera scatenata nei giorni scorsi. Evviva l’informazione dunque e pazienza se arriva una frecciatina contro i «pronostici nefasti dei soliti esperti di tv», che poi sarebbero giornalisti anche loro ma evidentemente non contano. 

 

Così tra un elogio e l’altro verso i tg regionali, considerati «un pilastro informativo» si torna al copia e incolla a cui il servizio pubblico ha abituato i telespettatori ormai da tempo, con sforbiciate varie e tagli di budget. Torna “Report” di Sigfrido Ranucci con quattro puntate in meno, "PresaDiretta" di Riccardo Iacona (meno due puntate), Farwest con Salvo Sottile (meno sei puntate), Massimo Giletti con “Lo stato delle cose” (meno 7), Monica Maggioni con In mezz’ora, che avrà una seconda parte dedicata ai reportage con “La newsroom di In mezz’ora”. Confermato Marco Damilano e ovviamente Bruno Vespa che conquista tre sere della seconda serata di Rai1 con “Porta a Porta” (martedì, mercoledì e giovedì dal 9 settembre) oltre ovviamente ai suoi Cinque minuti. Niente da fare invece per “Agorà Weekend” di Sara Mariani, “Rebus” di Giorgio Zanchini e il programma di inchiesta “Il fattore umano” di Raffaella Pusceddu e Luigi Montebello. Assenti nell'offerta anche “Tango” e “Generazione Z”. 

 

Nell’intrattenimento i volti nuovi latitano, le conferme abbondano e le buone notizie si contano sulle dita di una mano. L’evento è Roberto Benigni, che racconta Pietro, primo pellegrino, dal cuore del Vaticano, per coniugare cultura ed emozione. Poi a parte dal volto di Fiorello che sbuca in video a sorpresa senza promettere nulla ma chissà che non riservi uno straccio di sorpresa per il futuro, le novità si concentrano il sabato pomeriggio con il “Bar Centrale” di Elisa Isoardi” e “Ciao Maschio" di Nunzia Di Girolamo che però spariglia le carte e apre alle donne. Pesante l’assenza di Alessandro Cattelan da questi palinsesti autunnali, che Stefano Coletta giustifica con un laconico «Nelle decisioni del direttore Prime Time non c’è spazio per lui». 

 

L’addio di Max Giusti non arresta “Boss in incognito” che passa a Elettra Lamborghini, arriva Nicola Savino insieme a Rocío Muñoz Morales con Freeze, e poi "Gli scatenati", condotto dai The Jackal, alle prese con un gruppo di bambini. Anche Pierluigi Diaco sbarca in prima serata con Bella Ma', che invece nella versione pomeridiana apre le porte addirittura all'educazione civica con la presenza di Luciano Violante. A parte le solide certezze, da  Mara Venier nella domenica con Gabriele Corsi e poi Clerici, Carlucci e il campione Carlo Conti si rispetterà quello che ha promesso almeno formalmente il neo direttore Williams Di Liberatore:  “da un lato attenzione alle componenti più tradizionali del pubblico televisivo, dall’altro a quelle più dinamiche, in un’ottica di innovazione dei contenuti, del linguaggio e sviluppo dell’offerta multipiattaforma”.

 

Nell’idea di cultura che ha il servizio pubblico spunta il nome di Luca Barbareschi a cui viene affidato niente meno che un talk-show culturale in diretta “Allegro ma non troppo” per esplorare  “con leggerezza, profondità e ironia” la tensione che ogni essere umano vive tra forze opposte ma vitali: forza e compassione, giustizia e perdono, slancio e attesa, desiderio e timore, bellezza e verità. Non è dato di sapere come avverrà l’esplorazione di cui sopra ma basta avere pazienza. Parlerà di libri Francesca Fialdini con un nuovo programma “Attenti al libro”. Latella, nonostante i buoni risultati di “A cena con Maria Latella” , saluta la seconda serata e approda a La Biblioteca dei Sentimenti mentre Greta Mauro con il ripescato Pino Strabioli arriva al timone di Caffè Italia. Che non sarà però più un programma interamente dedicato a un libro bensì un minestrone pop di social e società.  

 

Parentesi dedicata alle nuove generazioni. “Haka – L’urlo dei giovani” con Stefano Buttafuoco esplora il mondo del lavoro, Gianni Ippoliti ripropone senza un vero perché il suo “Genitore che fare?” senza avere una risposta in cambio e torna "Il Collegio", questa volta in versione digital first su Rai Play catapultando la classe di studenti aspiranti inutili influencer nel 1990 in attesa della vittoria ai Mondiali di calcio. E a proposito di sport, il direttore Paolo Petrecca, sfiduciato ben due volte dalla sua redazione, propone "Il Processo del lunedì", condotto da Marco Mazzocchi e Paola Ferrari, che avrà l’obiettivo di tener vivo il dibattito sulla tre giorni calcistica, il ritorno di 40 puntate per la "Domenica sportiva".

 

Il Garlasco show che tante soddisfazioni ha regalato in questi ultimi mesi ha fatto scuola. Quindi la cronaca nera si prende ancora più spazio, soprattutto in prima serata. Dopo lo spin off confermate le cinque puntate di Belve Crime, Eleonora Daniele arriva con “Storie di sera” , su Rai3, Roberta Petrelluzzi rilancia “Un Giorno in Pretura” e Matilde D'Errico conduce "Sopravvissute", spin-off di “Amore Criminale”.

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