L'ultimo esempio è quello della palestra nell'appartamento del ministro Idem ma andando indietro nel tempo si arriva al famoso loft affacciato sul Colosseo di Scajola. Passando per Fiorito, Bossi, Dell'Utri, tutti i privilegi abitativi della serie 'ma non avrei mai immaginato'

In principio fu Claudio Scajola. A lui il merito di aver tipizzato, delinato i confini di quella che sembra essere un'esclusiva dei vertici istituzionali italiani. La casa acquistata “a propria insaputa”. E' grazie all'ex ministro berlusconiano, se oggi sappiamo districarci attraverso sorprendenti costruzioni, curiose tassazioni, inaspettate ristrutturazioni. Arrivi dal notaio, e zakkete!, al conto c'ha già pensato qualcun altro. Torni dalla spesa, ed ecco il bagno rifatto. A me non è ancora capitato, ma ci conto. Perché l'insaputa continua a dispensare, discreta e generosa. Privilegio mascherato da “mai avrei immaginato!”, bendato, bipartisan, che parte da quel famoso loft affacciato sul Colosseo, anno 2010, passa per le ville di Francone Fiorito, e sfocia nella “Jajo Gym” del ministro Idem, un ibrido tra palestra dilettantistica e prima casa, che sembrerebbe perfetto per eludere il fisco. A sua insaputa, naturalmente.

Josefa Idem, ministro dello Sport, accusata di aver tentato di eludere l'imposta sulla casa, 20 giugno 2013
"Non sapevo dell'Ici non pagata, come qualunque cittadino se ci sono state irregolarità pagherò con gli interessi. Io non mi sono mai occupata personalmente della gestione di queste cose. Nella mia vita ho passato tre settimane al mese in canoa, dodici mesi l'anno. Ho sempre delegato ai tecnici chiedendo loro naturalmente di fare le cose a regola d'arte".

Franco Fiorito detto "Er Batman", ex tesoriere Pdl in Regione Lazio, uscito dal carcere da poche settimane, 6 giugno 2013: "I ladri sono altri, io non ho fatto nulla di diverso dai miei colleghi. L'unica spesa fatta coi soldi pubblici sono 1.800 euro per una caldaia di una casa al mare pagata per sbaglio con i soldi del partito. Avevo dato l'incarico a un mio collaboratore di comprarla e installarla, io l'ho scoperto dai giornali".

Vittorio Grilli, ex ministro dell'Economia, 24 aprile 2013: "La ristrutturazione di casa mia pagata con i soldi dei conti off-shore? Illazioni della mia ex-moglie".

Giulio Tremonti, ex ministro dell'Economia, indagato per la casa in via del Campo Marzio, affittata dall'ex onorevole Pdl Milanese, e ristrutturata "a sua insaputa", 15 aprile 2013:
"Ho totale fiducia nella magistratura inquirente che penso abbia dovuto agire nello sviluppo dell’attività istruttoria su Sogei. Sono naturalmente interessato a fornire ogni chiarimento".

Marcello Dell'Utri, ex senatore Pdl, condannato per una casa sull'albero, abusiva "a sua insaputa", 23 marzo 2013:

"Mi hanno condannato per aver costruito una casetta a Torno, mentre Comune e Soprintendenza hanno detto che era tutto a posto. Vi rendete conto? Mi condannano solo perché mi chiamo Dell'Utri. E' una casa sull'albero, una tree house, una cosa bellissima, stupenda, tutte le barche si fermavano a vederla. Ci si mette lì per osservare la natura, gli uccelli, leggere libri, conversare e bere un tè, ma non l'ho mai finita perché non me l'hanno fatta finire. Qualche comunista del paese ha denunciato e poi è arrivato il giudice, uno che avrà problemi sociali...".

Umberto Bossi, fondatore della Lega Nord, 4 aprile 2012:
"Denuncerò chi ha utilizzato i soldi della Lega per sistemare la mia casa. Io non so nulla di questa cose e d’altra parte avendo pochi soldi non ho ancora finito di pagare le ristrutturazioni di casa mia".

Francesco Rutelli, furibondo, commenta le gesta dell'ex tesoriere Luigi Lusi, che con i soldi sottratti alla Margherita è riuscito a comprarsi anche delle abitazioni di lusso, 4 aprile 2012:
"Lusi ha agito per proprio esclusivo tornaconto, all'insaputa dell'intero gruppo dirigente della Margherita!"

Alberto Monaci, Pd, venne incaricato della dismissione del patrimonio immobiliare della Dc senese, ed uno degli appartamenti più pregiati finì alla moglie:
"Ha fatto tutto la Gioia, io non ne sapevo nulla!".

Gianfranco Fini, leader di Fli, 25 settembre 2010:
"Anch'io mi chiedo chi sia il vero proprietario della casa di Montecarlo. È mio cognato Giancarlo Tulliani, come tanti pensano? Non lo so, gliel'ho chiesto con insistenza. Lui ha sempre negato con forza, pubblicamente e in privato. Restano i dubbi? Certamente, anche a me. Si poteva spuntare un prezzo più alto? È possibile. È stata una leggerezza? Forse. Ma non sapevo che mio cognato vivesse in quell'appartamento. E se dovesse emergere con certezza che Tulliani è il proprietario e che la mia buona fede è stata tradita, non esiterei a lasciare la presidenza della Camera".

Claudio Scajola, da ministro e parlamentare Pdl, 4 maggio 2010:

"Quella casa è stata pagata a mia insaputa! Un Ministro non può sospettare di abitare in una casa pagata in parte da altri. Se dovessi acclarare che la mia abitazione nella quale vivo a Roma fosse stata pagata da altri senza saperne io il motivo, il tornaconto e l'interesse, i miei legali annullerebbero il contratto di compravendita. Non potrei come Ministro della Repubblica abitare in una abitazione pagata da altri!".