Ridimensionati anche nella città emiliana dal sindaco pentastellato Pizzarotti: il Pd ha trionfato superando il 50 per cento, il MoVimento si è fermato al 19 per cento
Pochissimi manifesti, niente santini, comparsate televisive “vietate”. Tanto web, ma anche banchetti e iniziative nelle piazze. Questa la formula magica, la scoperta dell’acqua calda politica con cui il Movimento 5 Stelle si impose due anni fa conquistando decine di consiglieri comunali e la roccaforte Parma, diventata la Stanligrado gialla, espugnata con un semplice slogan: «No all’inceneritore».
Passati due anni e inaugurato il contestato sito mangia rifiuti ad Ugozzolo appena due mesi fa, il movimento anti-sistema deve fare i conti con l’avanzata delle truppe democratiche. Matteo Renzi e la sua squadra sfondano anche in città: Pd maggioranza assoluta col 52 per cento e i Cinque stelle ritornati al dato del primo turno delle Comunali 2012 con uno striminzito 19 per cento, Forza Italia poco sopra il 10 per cento.
Un allungo di 30 punti percentuali nel laboratorio grillino che fa volare i democratici, spinti da 44.250 voti, ridimensionando l’onda gialla ad appena 16 mila voti. Proprio le amministrative di due anni fa avevano segnato la svolta per i pentastellati che con Federico Pizzarotti, giovane, grillino e inesperto strappava oltre 50 mila preferenze al ballottaggio per la poltrona di sindaco. Un anno dopo il balzo in avanti era diventato ancora più largo con oltre 73 mila voti per la Camera e il nuovo corso che tiene insieme slogan populisti e buona amministrazione locale sembrava definitivamente compiuto. Dimostrando di poter vincere a livello locale e nazionale, rinnegando gli strumenti con cui i partiti tradizionali combattono le loro campagne elettorali, grazie all’autofinanziamento e riducendo al minimo i manifesti e i santini. Solo volantinaggio e giù a insistere sui temi a loro cari, come ambiente, trasporti e connettività per tutti.
Quindi cosa è successo? Come si spiega il crollo alle Europee? I pentastellati hanno scelto via web candidati deboli e sono emerse frizioni interne sempre più forti, fino alla botta di oggi con “soli” 17 seggi per Bruxelles e il 21,2 per cento dei voti a livello nazionale.
Bocca cucita per ora da parte del sindaco Pizzarotti e del capogruppo in consiglio Comunale Marco Bosi di fronte ad una sconfitta pesante. Mentre la parlamentare parmigiana Patrizia Maestri (Pd) attacca a testa bassa: «Grillo e i suoi deputati si mettano calmi e ci lascino lavorare. Sono contenta e lo sarò anche martedì quando tornerò alla Camera e vedrò i colleghi grillini..».