Gli affari di Musk con l'Italia
Il governo Meloni testa Starlink nelle ambasciate: ok in Iran, flop in Libano
Gli affari di Musk con l'Italia
Il governo Meloni testa Starlink nelle ambasciate: ok in Iran, flop in Libano
L’Espresso ha scoperto che anche la sede diplomatica a Beirut ha ricevuto le apparecchiature. Gli esperimenti con la costellazione satellitare si stanno espandendo e riguardano anche le forze armate. Fin qui, i risultati sono un misto di successi e di insuccessi
La diplomazia italiana non utilizza le apparecchiature di Starlink soltanto a Teheran, in Iran, come rivelato da L’Espresso, ma da mesi ha dotato numerose ambasciate di piccole antenne per collegarsi ai satelliti a bassa quota di Elon Musk. Gli ordini di acquisto, firmati dall’Unità di Crisi della Farnesina che si occupa di tutelare gli italiani all’estero in situazioni di emergenza, sono indirizzati alle sedi diplomatiche più esposte a interruzioni di comunicazioni per ragioni strutturali e belliche. Per esempio, apprende L’Espresso, pure l’ambasciata italiana a Beirut ha ricevuto le apparecchiature di Starlink per mantenere sempre attivi i contatti audio-video e la trasmissione di dati col governo italiano, soprattutto durante i bombardamenti dell’aviazione israeliana in Libano contro Hezbollah. Secondo quanto ci risulta da fonti qualificate, Starlink ha funzionato in Iran, dove è stato dichiarato illegale dal regime teocratico, ma non ha funzionato in Libano, dove non ci sono restrizioni politiche.
Diplomazia e forze armate italiane stanno sperimentato l'efficacia di Starlink
Peraltro parlare di «restrizioni politiche» ai satelliti può essere fuorviante: la costellazione Starlink, come le altre simili, non può essere disattivata da terra (se non abbattuta, accecata), ma può essere ininfluente se a terra non viene “chiesto” il segnale. In Iran la diffusione di Starlink pare tollerata dal regime, di antenne se ne vedono in giro e, con alcuni accorgimenti tecnici, sono affidabili. La diplomazia italiana, ma anche le forze armate stanno sperimentando l’efficacia di Starlink. Questo accade in maniera copiosa almeno da un semestre, da quando Telespazio (controllata da Leonardo) si è accordata con Space X (la capogruppo di Musk) per la vendita dei prodotti Starlink. I risultati di queste prove, fin qui un misto di successi e di insuccessi, possono tornare utili al governo di Giorgia Meloni prima di sottoscrivere con Starlink il sospirato contratto quinquennale da 1,5 miliardi di euro.