Trump e Vance bullizzano Zelensky: "Manchi di rispetto, non sei tanto intelligente". Il presidente ucraino va via, conferenza stampa annullata

Venti minuti di violenza verbale nello Studio Ovale. Il presidente statunitense pretende "riconoscenza" dal numero uno di Kiev: "Senza le nostre armi avresti perso la guerra in due settimane"

L'Ucraina potrebbe aver perso definitivamente il suo alleato più forte, gli Stati Uniti. Non per volontà di Volodymyr Zelensky, che oggi - 28 febbraio - è andato alla Casa Bianca per confrontarsi con Donald Trump, dopo gli ammiccamenti che nelle ultime settimane ci sono stati tra Washington e Mosca. Ma è stato il 47esimo presidente americano, con il supporto del suo vice JD Vance, a comportarsi da bullo con l'omologo di Kiev. Lo scontro verbale è durato circa 20 minuti, la violenza delle frasi rivolte a Zelensky ha scardinato qualsiasi principio della diplomazia. "O fai un accordo o noi siamo fuori!", ha tuonato Trump, mentre Vance lo definiva "irrispettoso". Zelensky ha cercato di far comprendere al vicepresidente che l'Ucraina ha ancora la capacità di difendersi militarmente dalla Russia. Trump ha continuato a zittirlo: "Non hai carte in mano e non puoi venire qui a dirci "voglio questo, voglio quello". L'ucraino ha controbattuto: "Non sono venuto a Washington a giocare a carte". Trump ha sostenuto che senza le armi statunitensi Kiev sarebbe capitolata "in due settimane" e, rivolgendosi ai presenti, ha aggiunto: "Zelensky non è tanto intelligente". Gli ucraini, secondo Trump, "devono mostrare riconoscenza". E ha rimproverato Zelensky: "Stai giocando con la Terza guerra mondiale". L'incontro bilaterale si è interrotto bruscamente. È stata annullata la tradizionale conferenza stampa finale e Zelensky ha lasciato la Casa Bianca. Poco dopo, sui social, Trump ha scritto: "Zelensky può tornare quando sarà pronto per la pace", accusandolo ancora "di aver mancato di rispetto agli Stati Uniti".

Le reazioni e il retroscena sull'allontanamento degli ucraini dalla Casa Bianca

Sarebbe stato lo stesso Trump, secondo la Cnn, a chiedere al segretario di Stato Marco Rubio e al suo consigliere per la Sicurezza nazionale Michael Waltz di comunicare agli ucraini alla Casa Bianca, incluso  Zelensky, di lasciare l'edificio. Intanto, Elon Musk ha commentato così lo scontro: "Zelensky si è distrutto da solo davanti agli occhi degli americani". Dall'altro lato dell'oceano, i russi hanno incominciato a esultare per l'esito del bilaterale. Il più esplicito - e volgare - è stato l'ex presidente Dmitry Medvedev: "Il porco insolente ha finalmente ricevuto una bella sberla nello Studio Ovale. E Donald Trump ha ragione: il regime di Kiev sta giocando con la Terza guerra mondiale". Dai leader europei, invece, sono arrivati messaggi di sostegno al presidente ucraino: "Caro Zelensky e cari amici ucraini, non siete soli", ha dichiarato, ad esempio, il premier polacco e presidente di turno dell'Unione europa, Donald Tusk.

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