"La messa in sicurezza di Bardonecchia non può attendere. O arriveranno presto i soldi necessari o tratterremo l'Imu inviata a Roma". La sindaca Chiara Rossetti ha lanciato un ultimatum al governo Meloni, dopo l'esondazione che tre giorni fa ha colpito la cittadina montana nel Nord Ovest del Piemonte. Senza versare l'Imu, sostiene la sindaca, "in cinque anni avremo la cifra necessaria per fare tutti i lavori". "Il nostro è un territorio fragile - continua Rossetti -. Ne siamo perfettamente consapevoli e non possiamo accontentarci di stanziamenti a singhiozzo. Conosciamo i lavori che devono essere fatti ed anche le risorse necessarie", afferma, ricordando che per l'esondazione di due anni fa Bardonecchia aveva ricevuto 5 milioni di euro mentre, sottolinea. "Ne servono sei volte tanto".
Soldi che si potrebbero avere - ribadisce - trattenendo l'importo dell'Imu, "pari a 6 milioni, che ogni anno il nostro Comune manda a Roma", ha dichiarato Rossetti. La prima cittadina ha spiegato che saprebbe "perfettamente" come spendere la cifra eventualmente non versata allo Stato, mettendo in sicurezza il paese. Per la sindaca "è l'ora della concretezza: dobbiamo dare risposte ai nostri cittadini, non possiamo aspettare e non possiamo accettare sterili polemiche di chi ricerca le 'colpe' di Bardonecchia nell'edilizia degli anni passati", osserva a proposito delle dichiarazioni di ieri - 2 luglio - del ministro Nello Musumeci. "Quello che è successo già due volte negli ultimi due anni, anche se con modalità molto diverse, potrebbe ancora verificarsi", conclude. "Bisogna agire e in fretta".