«La ministra mi piace da morire: la vedrei benissimo con uno dei nostri tubini in girocollo senza maniche. Del resto, il potere e la seduzione sono due concetti molto legati». Parla Donatella, stilista ed erede della famosa maison. Colloquio con Donatella Versace

Signora Versace la prego, mi dica una cosa che mi stupisca: che ogni tanto ascolta la classica, che mette i sandali Scholl, che possiede un diamante che pesa meno di mezzo chilo...
"La spesa al super ogni tanto la faccio. Mi diverte. Solo ogni tanto, eh".

In effetti è più facile immaginarla insieme a personaggi di mezzo mondo, ieri Lady Diana oggi Lady Gaga. Com'è che li conosce tutti?

"Molti rapporti sono nati per caso: con Madonna avevamo una casa a Miami entrambe, uscivamo insieme, dopo un po' ha fatto una campagna per noi con Steven Meisel. Il fatto è che io adoro la musica: Prince per esempio è mio grande amico, anche se parla poco, una parola ogni mezz'ora. Sting è un amico anche lui, abbiamo figli della stessa età, Elton John è un fratello maggiore. Altri rapporti sono arrivati col tempo, per esempio con Angelina Jolie: forte, determinata, intelligente. La conosco da prima che facesse "Tomb Raider", era in Italia per una sfilata e se ne stava da noi in casa perché era timida. Adesso è una superstar, ma soprattutto una che non vuole perdere tempo. Controlla da sola alla perfezione il suo brand, cioè se stessa. Non ha un addetto alle Pr, solo un manager, perché sa quello che vuole nella vita e nel lavoro".

Lady Diana?
"È forse la persona che mi è stata più vicina quando è morto mio fratello. Dopo la funzione in Duomo mi sono ritrovata una principessa in casa che svuotava i posacenere, offriva da bere alle persone: la principessa del popolo. Era di una bellezza abbagliante, le foto non le rendevano giustizia. Grande perdita. Senza di lei, forse, la monarchia inglese sarebbe stata presto superata dalla storia".

Le sarebbe piaciuta Kate come nuora?
"Sì, perché è perfetta, non fa mai uno sbaglio. Forse un po' troppo: non prende mai rischi. È bella, elegante, ma la personalità non viene fuori".

E Lady Gaga?
"Mi ispira. È il presente e per un bel po' sarà anche il futuro, più per ciò che dice che per ciò che canta. Rompe le regole. Per anni mi ha chiesto di fare qualcosa per lei, ma io nicchiavo. Alla fine le ho detto: "Ti apro l'archivio di Gianni", e lei è impazzita. Tutto quello che c'è nella moda oggi c'era già nel suo archivio, lo ha capito. Mi ha detto: "È come se avessi frequentato una scuola di moda"".

È vero che va sempre alla sfilata di fine corso dei ragazzi della Saint Martin's School?
"Sì, mi interessa la creatività giovane. A molti ho dato delle opportunità. I ragazzi che escono da lì non si montano la testa: bene, perché è duro lavorare nella moda. Nessuno lo capisce, è vissuto come un mondo frivolo. Ho sentito dire anche da gente intelligente come Mentana, direttore del telegiornale de La 7, "Noi non ci occupiamo di frivolezze, non seguiamo la moda". Malissimo, dico io. Dovreste. Siamo la prima o seconda voce delle esportazioni e voi non vi occupate della moda ma seguite ogni cavolata che spara un Calderoli? È per la moda che ci apprezzano nel mondo, certo non per i nostri politici".

Lei in passato si è dichiarata pro Pd. Oggi c'è Monti, le piace?
"Monti è uomo di destra, quindi non il mio ideale, però gli va riconosciuta estrema intelligenza e competenza. Mi piace che prenda decisioni. In questo momento non abbiamo alternative. Questo governo è una manna dal cielo in confronto all'immobilismo degli ultimi anni. La chiarezza è una bella cosa".

Le piace anche Elsa Fornero?
"Da morire. Perché spiega e arriva al punto. In fondo è una questione di editing, come quando si fa una sfilata: io preparo anche 70 uscite, ma poi bisogna scegliere per far arrivare chiaro il messaggio. Ne bastano 40. Per me la Fornero è una che sa fare editing".

Come la vestirebbe?
"Starebbe benissimo con certi abiti Versace: un tubino girocollo senza maniche, magari con un particolare di vernice".

A proposito di look, il suo è aggressivo: abiti neri incollati al corpo, super tacchi, capelli platino. Davvero è così tosta nella vita?
"No, è una corazza. Serve a difendermi: le cose mi segnano. Una volta ero timida, finché c'è stato Gianni mi sono nascosta dietro di lui. Ma la vita ti cambia. Però ci resto ancora male se la gente si comporta male con me".

Com'è l'ambiente della moda?
"Violento. C'è competizione estrema, non tanto tra noi designer, ma tra i management. La moda è feroce. Perché vendiamo idee, un business così grosso è basato sulla sola creatività, dunque la tua idea deve essere per forza quella giusta".

Nei momenti difficili della vita da questo ambiente cosa ha avuto?
"Hanno spettegolato prima e dopo. Niente che mi turbi".

Quali opinioni le interessano?
"Quelle dei miei figli. Su tutto. I ragazzi d'oggi non hanno mezzi termini: Daniel, 20 anni, e Allegra, 24, possono essere spietati. Molto chiari, diciamo".

Che mamma è?
"Asfissiante: voglio sempre sapere dove sono, cosa fanno, organizzargli le giornate. Loro me lo rinfacciano, però se per due giorni non chiamo Daniel è lui a lamentarsi: "Ehi, non chiami più?". Vive a Londra, mentre Allegra è tornata a vivere a Milano e lavora in azienda, ma sto attenta a non essere troppo presente sul lavoro con lei. Il rapporto madre-figlia è delicato".

Che sogni ha per loro?
"I miei figli devono essere felici. Soddisfatti di se stessi: è l'unica cosa che conta. Venire da una famiglia come questa non è un vantaggio, nessuno gli riconosce il lavoro che fanno. Mio figlio non dice chi è nemmeno sotto tortura. Sta studiando da manager della musica in un dipartimento della London University, l'Institute for Contemporary Music, e vuole arrivare con le sue forze, non vuole che lo presenti a nessuno. Giusto. Comunque, non perché è mio figlio, ma è proprio bravo".

Andiamo, così sembra una mamma meridionale.
"A modo mio io sono una mamma meridionale. Vengo da una famiglia matriarcale, del resto: mio padre non ha avuto scelta, era mia madre che prendeva le decisioni. Io non ho fatto che copiarla".

Chi ha contato di più tra loro nel diventare la donna che è oggi?
"Mia madre. Mio padre era un poeta, amava la letteratura, recitava a memoria la Divina Commedia... mia madre era tosta, lavorava sempre, si sacrificava per la famiglia. È stato un esempio continuo, io ero terrorizzata da lei, facevo tutto quello che diceva. Guai a chi me la tocca".

Che cosa le direbbe oggi sua madre?
"Non so. Sarebbe contenta di me, forse, perché per lei il lavoro era importante e io lavoro tanto. Sì, sarebbe contenta di me. Almeno, mi piace pensarlo".

È per sua madre Francesca che dice spesso che le sarte la commuovono?
"Sì. Mi ricordo lei, la sartoria, il lavoro manuale, la passione che ci metteva. Se guardo le sarte, e poi penso a tutte le cose che ci sono in questo ambiente, le chiacchiere, certe stroncature, mi domando sempre come fanno a non vedere il lavoro che c'è dietro. Luigi, per esempio. Uno dei miei cinque "première", un cavallo pazzo. Si fa il segno della croce e taglia, magari un tessuto prezioso. Angelina Jolie vuole solo Luigi, e così Lady Gaga: sanno che valorizza come nessuno il corpo di una donna. Non c'è corpo che non possa essere reso più bello, del resto, sapendolo vestire".

Che cos'è la seduzione per lei?
"Un atto di potere. Non solo nei confronti di un uomo. Hai un obiettivo nella vita, nel lavoro? Un abito ti fa sentire sicura, ti aiuta a raggiungere i tuoi scopi. È questa la seduzione, per me. Noioso pensarla solo verso un uomo".

Si considera femminista?
"Io mi considero una donna di oggi. Il femminismo appartiene a un altro tempo, però bisogna ancora far rispettare i diritti delle donne. Che si sono evolute, hanno una forza interiore incredibile. Sono forti, e penso di nuovo alla Fornero, alla Camusso, alla Annunziata. La mia stessa azienda non sarebbe quella che è se non avessi certe donne accanto. Invece nelle ragazze di oggi vedo una mancanza di autostima, vogliono tutte andare in tv. La cultura pessima degli ultimi anni in Italia ha ridimensionato i sogni delle ragazze. Ma cambierà".

Intanto sia adulte che ragazze hanno adorato la collezione "Versace per H&M".
"Una soddisfazione che non mi sarei aspettata. Noi proponevamo al management di H&M cose forti, pelle, stampe, e loro rispondevano sempre "more", di più. Potrei ripetere la collaborazione, è stata fantastica. E fantastico il feedback del pubblico vero, molto di più di quello delle sfilate. Intendiamoci, io tengo alle opinioni di Franca Sozzani e Anna Wintour, ma perché loro capiscono di moda e sono capaci di dirti la verità, "Questa collezione l'hai cannata", e basta. Magari in modo più elegante, ma vuole sempre dire che l'hai cannata".

Perché è tornata a fare alta moda, con Atelier Versace?
"Ci tenevo. Era nata con Gianni, quando lui è morto l'ho interrotta per anni per questioni di budget, ma ora ho un management eccezionale. Un designer oggi non è mai completamente libero, non siamo pittori che fanno un quadro, abbiamo la responsabilità di tutta la gente che lavora con noi. Ma nell'alta moda sei libero".

Chi la compra?
"Cinesi, i russi che sono tornati, sceicchi. Il Medio Oriente è cambiato, vogliono abiti da red carpet, non più cose piene di fronzoli. La globalità rende tutto eccitante, a partire da Internet, che ti fa comunicare in continuo con tutti. Io adoro informarmi: moda, arte, politica. Leggo e navigo, il futuro è digitale. Però sulla carta, chissà perché, gli articoli sembrano più profondi. Per creare devi conoscere".

E la musica?
"Ero heavy metal, ora rockettara. Musica a palla sempre. Mi consente di estraniarmi, invece il silenzio mi distrae. Degli italiani, a parte Dalla e Battisti, non mi piace nessuno".

Lo sa che lei dà l'idea di una donna che fa un corpo a corpo continuo col proprio corpo?
"Ma la mia è una lotta continua. Anche perché crescendo ti rendi conto che il metabolismo non è più quello di una volta... Io faccio ginnastica ma la odio. Rinuncio per tutta la settimana a certe cose, poi una volta alla settimana mi lascio andare. La determinazione è tutto".

Molta gente adora detestarla. Perché?
"Un prezzo da pagare alla notorietà".

La ferisce o se ne frega?
"Non li leggo. Non mi googlo. Sono in pace con me stessa".

È felice in amore?

"In questo momento sono sola, ma serena. Non so se desidero più una convivenza: troppo impegnativo sia per me che per il poveretto. Io sono un vulcano".

Come le sembrano gli uomini?
"Spaventati".

Ma lei chi sogna?
"Jon Hamm, il protagonista di Mad Men. Una mascolinità perduta, mi piace moltissimo. Anche perché è un po' canaglia".

In una vecchia intervista lei disse: "Mi piace rischiare e mi piace la gente un po' strana". È ancora così?
"Certo. È la gente più interessante. Se non rischi, che vita è?".

Rimorsi o rimpianti?

"Rimorsi nessuno. Qualche rimpianto, sì".