Motori
La low cost va nel deserto: «Un laboratorio per dimostrare la robustezza di Dacia»
Con un prototipo alimentato da carburante sintetico, la casa automobilistica debutta nel mondo delle corse estremi e affronterà anche il mitico Rally Dakar
Una volta era la “Parigi-Dakar”, una corsa storica ideata da Thierry Sabine per salutare l’inizio del nuovo anno con un rally folle. La prima denominazione fu “Oasis”, in onore dello sponsor ufficiale. Anche la Treccani ne parla: «Gara di regolarità e di resistenza che dal 1979 si svolge annualmente...». Nel 1982 la fama della manifestazione crebbe grazie a Mark Thatcher, figlio della premier inglese Margaret: si perse nel Sahara e la madre intervenne personalmente per salvarlo. La gara ha ora come cornice l’Arabia Saudita e si chiama Rally Dakar.
A partire dal 2025 Dacia, la casa automobilistica nata in Romania e ora integrata nel gruppo francese Renault, che da low cost senza pretese guarda a un futuro sostenibile senza rinunce, parteciperà come costruttore al Campionato mondiale di rally raid di cui la Dakar è il culmine. «Un vero e proprio laboratorio per dimostrare la robustezza di Dacia e il forte impegno per una mobilità a basse emissioni di carbonio», dice Denis Le Vot, ceo di Dacia. L’azienda schiererà un prototipo a trazione integrale sviluppato per far fronte alle condizioni più estreme, alimentato da carburante sintetico prodotto da Aramco, combinando l’idrogeno rinnovabile con la Co2 catturata e consentendo così basse emissioni di carbonio.
La scelta di partecipare, simbolo della passione per una gara diventata un simbolo delle competizioni estreme in grado di trasmettere l’idea di affidabilità e robustezza dei mezzi impegnati lungo un tracciato impegnativo oltre i normali limiti, serve anche a realizzare «un banco di prova e un laboratorio di idee» per Dacia. Con l’obiettivo di testare e sperimentare nuove soluzioni intelligenti in termini di funzionalità outdoor, ma anche di scelte energetiche.
Prima della sfida della Dakar, i prototipi Dacia saranno messi alla prova già dal prossimo anno nelle fasi di test al Rally del Marocco. Prodrive svilupperà i prototipi per i rally raid: si tratta di uno dei protagonisti mondiali del motorsport, che ha permesso ai grandi brand di vincere numerosi campionati internazionali, partecipando agli ultimi tre rally Dakar con auto progettate e gestite dai propri team, conseguendo il secondo posto in classifica generale nel 2022 e nel 2023 con Sébastien Loeb, che ora fa parte del nuovo team Dacia. Il quarantanovenne pilota francese ha vinto il Campionato mondiale rally per ben 9 volte di seguito dal 2004 al 2012, e partecipa alla Dakar dal 2016. Nel 2021 era al volante della Bahrain Raid Xtreme Hunter progettata proprio dalla scuderia britannica Prodrive.
IN
La Ferrari nascosta. A Santa Cruz, in una villa che apparteneva a uno scienziato, agli agenti immobiliari incaricati dagli eredi di vendere l’immobile è apparsa una Ferrari 250 Gt Lusso. Disegnata da Pininfarina, la vettura può valere fino a 2 milioni di euro. Rimasta nascosta nel garage per anni, è in ottime condizioni.
& OUT
Multa salata per chi parcheggia l’auto in riva al mare. Si moltiplicano i casi: tra gli ultimi episodi, da segnalare quello avvenuto sull’arenile di San Giovanni a Muravera, con sanzione amministrativa per aver violato il divieto imposto da un’ordinanza balneare della Regione autonoma della Sardegna.