Televisione
21 ottobre, 2025L'intervento da remoto del conduttore a Strasburgo per il seminario del premio Daphne Caruana Galizia: "Le cause e le querele sono uno strumento di delegittimazione che ha preso il posto delle pallottole"
"Quello che è successo a me è un atto intimidatorio di cui non so quale sia la finalità. È il termine di una serie di iniziative che vanno avanti da anni, alcune mai rese pubbliche, ma certamente rappresenta un salto di livello rispetto alle minacce costanti”. A cinque giorni dall’attentato, con una bomba da un chilo piazzata sotto casa che ha fatto saltare in aria la sua macchina e danneggiato quella della figlia, il conduttore di Report Sigfrido Ranucci interviene da remoto al seminario del premio Daphne Caruana Galizia al Parlamento europeo a Strasburgo.
Per inciso: l’ordigno è esploso — quasi certamente per mera casualità — nello stesso giorno in cui ricorreva l’ottavo anniversario della morte della giornalista maltese.
“Chi gestisce il potere della criminalità organizzata non ama l'attenzione dei giornali, e le intercettazioni lo confermano — continua il giornalita Rai —. Le cause e le querele sono uno strumento di delegittimazione che ha preso il posto delle pallottole. Negli anni '70 e '80 si usavano le pallottole e gli esplosivi”.
Da Ranucci arriva un appello, affinché l’ondata di solidarietà non si traduca in vuoti messaggi. “Se l'Europa vuole incidere sui suoi valori portanti, allora deve dotarsi di strumenti più incisivi per far rispettare tali valori, altrimenti tutto diventa una questione di poca credibilità — dice parlando agli eurodeputati —. Abbiamo seguito con grande attenzione lo European Media Freedom Act, perché si basa sulla realtà che viviamo ogni giorno. Servono strumenti per liberare i media dall'influenza politica”.
Non saranno le bombe e le indimidazioni a fermare Ranucci e la squadra di Report, che domenica prossima — 26 ottobre — tornerà regolarmente in onda su Rai3. "Se pensavano di fermare Report, sicuramente otterranno l'effetto opposto. Siamo andati a toccare dei centri di potere che non avevano piacere di essere disturbati — continua il giornalista —. Paura? Sì, il sentimento della paura è un sentimento umano ed è normale che ci sia: ti aiuta a proteggere ciò che hai di più caro”.
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