Mondo
14 novembre, 2025Sono oltre 200 i bambini uccisi. Mai così tanti attacchi negli ultimi vent'anni
Con una conferenza, il portavoce dell'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Thameen Al-Kheetan ha riferito sulla situazione di violenza sempre più preoccupante in Cisgiordania.
Stando a quanto affermato dal portavoce, dal 7 ottobre 2023 al 13 novembre 2025, le forze di sicurezza e i coloni israeliani hanno ucciso almeno 1.017 palestinesi nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est. Tra questi, 221 erano bambini. Il dato non includerebbe i palestinesi morti durante la detenzione israeliana.
Ottobre è stato il mese in cui si sono state registrate più violenze da parte dei coloni in Cisgiordania da quasi 20 anni: oltre 260 attacchi. "Dal 7 ottobre, i soldati israeliani sparano solo per uccidere, persino bambini indifesi", ha affermato Ayed Abu Eqtaish, direttore della Ong palestinese Defense for Children International Palestine, in un’intervista al quotidiano francese Le Monde, sottolineando l’opera di "disumanizzazione" dei giovani palestinesi da parte della leadership militare israeliana. “Nelle dichiarazioni pubbliche, non vengono più descritti come minori, ma come potenziali terroristi, quasi a giustificare la loro morte per mano dei soldati”.
Tra le ultime vittime ci sarebbe Aysam Jihad Labib Naser, morto martedì scorso, un mese dopo aver inalato gas lacrimogeni sparati dai militari israeliani contro di lui e la sua famiglia, mentre i coloni li attaccavano durante la raccolta delle olive a Beita, nei pressi di Nablus.
Una condanna alla violenza e all’occupazione israeliana che arriva anche dal portavoce dell'Ue per la Politica estera, Anouar El Anouni. "La costruzione degli insediamenti, inclusa l'approvazione del piano di insediamento E1, la violenza dei coloni, le demolizioni, i trasferimenti forzati, gli sfratti e le confische di case palestinesi devono cessare. Chiediamo a Israele di adottare misure concrete per prevenire la violenza dei coloni contro i palestinesi e garantire che gli autori di crimini siano portanti davanti alla giustizia". "E in questa difficile situazione attuale, tutti gli sforzi dovrebbero essere effettivamente diretti a ridurre l'escalation delle tensioni", ha aggiunto.
LEGGI ANCHE
L'E COMMUNITY
Entra nella nostra community Whatsapp
L'edicola
Divide et impera - cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso
Il settimanale, da venerdì 14 novembre, è disponibile in edicola e in app



