Palazzo
Renzi e il governo cambiano verso sull'Imu
Il premier se la prende con “i burocrati europei”. Eppure sulla tassa della casa la Commissione non mai ha cambiato idea. A differenza di molti esponenti del governo. Che riscoprono l'immobile come leva del consenso
Il 16 dicembre ci sarà ultima rata del 2015 per imu e tasi. Segnatevela: sarà il funerale delle tasse sulla casa. Ultimo giorno #rtl1025
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 2 Settembre 2015
Il presidente del Consiglio se l'è presa con la direzioni Affari economici e Fiscalità della Commissione, rea di aver ricordato all'Italia che sarebbe preferibile tagliare le tasse sul lavoro, alzando quelle su consumi (l'Iva) e immobili (l'Imu). Un mantra che l'Europa ripete da anni, senza variazioni. A cambiare idea sono stati molti membri del governo, a partire dal premier. Che oggi conferma: “Nella legge di Stabilità ci sarà l’eliminazione della tassa sulla prima casa per tutti e per sempre”.per creare lavoro dobbiamo dare una visione per i prossimi 20 anni, il problema non è l'Imu #oltrelarottamazione (staff)
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 20 Maggio 2013
Ma ieri, nel maggio 2013, mentre il Pdl premeva sul governo Letta per abolire l'imposta, diceva: “Per creare lavoro dobbiamo dare una visione per i prossimi 20 anni, il problema non è l'Imu”.Il Pdl sul fisco ci ha inchiodato per mesi su Imu e Iva. E abbiamo visto i risultati. Siamo seri? Il nostro fisco va rivoluzionato #enews
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 31 Ottobre 2013
Lo chiamavano mister patrimoniale Le idee e le convinzioni economiche cambiano. Pier Carlo Padoan era entrato nel totoministri del governo Renzi con la reputazione di “mister patrimoniale”. Forse perché, quando l'attuale titolare del Mef era vice segretario dell'Ocse, affermava: “Le tasse che danneggiano di meno la crescita sono quelle sulla proprietà, come l’Imu, mentre le tasse che, se abbassate, favoriscono di più la ripresa e l’occupazione sono quelle sul lavoro”. Pari pari la versione dei “burocrati europei”. Sarà sua la firma alla legge di Stabilità che abolirà l'Imu, anche se la crescita è ferma ai decimali di punto.Diretta La7: non siamo per abolire l'Imu, ma di portare l'esenzone a 500 euro e abolirlo per i capannoni
— Pier Paolo Baretta (@PPBaretta) 15 Febbraio 2013
Eppure l'IMU e' l'ultimo dei problemi da risolvere. Prima c'è l'IVA, l'IRAP e l'IRPEF sui redditi di lavoro. Che disastro
— Enrico Zanetti (@enrico_zanetti) 4 Giugno 2012
Berlusconi promette di abolire l'IMU. Se uno trova (?) 20 mld e vuole abolire l'IMU invece che l'IRAP, e' la prova che non capisce una mazza
— Enrico Zanetti (@enrico_zanetti) 17 Settembre 2012
. Se non bastassero i tweet, il sottosegretario scrive anche un articolo per Europa sul “Perché è sbagliato abrogare tutta l'Imu”.@StefanoFirpo @TNannicini @Linkiesta meglio irpef ma quel che vuoi, basta che non sia imu...
— filippo taddei (@taddei76) 17 Maggio 2013
Per Nannicini “Un governo 'di visione' partirebbe dall'Irpef più che dall'Imu”. E se per Firpo “anche l'Irap andrebbe bene”, per Taddei c'è solo un punto fermo: “Meglio Irpef ma quel che vuoi, basta che non sia Imu”.@pbersani dare maggiore progressività all'Imu salvaguardando le fasce basse
— Emanuele Fiano (@emanuelefiano) 19 Gennaio 2013
Oggi abbandona la cautela, definendo l'abolizione “un'ottima notizia”.l'Imu è stata inventata da Calderoli,poi Berlusconi ha capito che su quel tema poteva giocarsi la partita elettorale #oltrelarottamazione st
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 20 Maggio 2013