Il caso

«La Rai promuova la famiglia naturale»: l'emendamento con cui la Destra punta al modello Orbàn

di Simone Alliva   22 settembre 2023

  • linkedintwitterfacebook
Giorgia Meloni e Viktor Orban

Tra le proposte di modifica al nuovo contratto di servizio spunta la proposta firmata da esponenti di Forza Italia per "una rappresentazione secondo il modello di famiglia fondata sul matrimonio"

Bisogna cercare bene, tra gli oltre 400 emendamenti in Vigilanza, ma alla fine eccolo. Quello che indica la priorità cardine di questo governo che nel giro di un anno ha cancellato le famiglie arcobaleno, è a un passo dall’approvare una legge contro la gestazione per altri, non vuol sentir parlare di educazione alle differenze nelle scuole: la Rai si impegna a dare "una rappresentazione positiva dei legami familiari secondo il modello di famiglia indicato dall'articolo 29 della Costituzione'' (naturale e fondata sul matrimonio ndr). Ma non solo la Rai si dovrebbe occupare anche di valorizzare la “maternità” delle donne.

 

Lo si legge in uno degli emendamenti di maggioranza al nuovo contratto di servizio della RAI all'esame della Vigilanza. L'emendamento 5.29 è firmato dai parlamentari di Forza Italia Roberto Rosso, Maurizio Gasparri, Rita Dalla Chiesa, Andrea Orsini. La proposta ricalca in maniera preoccupante la legge del 2013 voluta dal presidente russo Vladimir Putin che vieta la cosiddetta “propaganda delle relazioni non tradizionali” attraverso mezzi come il cinema, i libri e i siti internet. Ma senza andare fuori dal continente, a chiedere “la rappresentazione" secondo un modello unico di famiglia è stato, recentemente in Europa, il primo ministro ungherese Viktor Orbán a cui la Presidente Meloni ha più spesso dichiarato esplicitamente di ispirarsi: «Tra patrioti europei ci si intende subito alla grande», aveva scritto in un post con vista su Danubio. L’Ungheria ha infatti vietato campagne pubblicitarie in favore delle comunità Lgbt, o di sensibilizzazione su temi come la riassegnazione di genere e l’omosessualità, programmi televisivi e altri contenuti simili di "aiuto e complicità con le lobbies Lgbt e le loro malate, malsane, anticristiane e antipatriottiche concezioni di vita". Una stretta omotransfobica fortemente criticata dalla Commissione Ue, da diversi Stati membri e da diverse organizzazioni non governative. ,

Propaganda
Fratelli d'Italia fa la pagella alla sua nuova Rai: «L'abbiamo liberata dal pericolo della sinistra, ora è dignitosa»
21-09-2023

Il Governo Meloni, guidato dalla presidente che recentemente nel suo libro-intervista parla di «un disegno in atto per cambiare la società», entra così in perfetta sintonia con l'Ungheria. L'opposizione dall'altra parte della barricata risponde, con scarse speranze di successo. Nell'emendamento 2.36 (firmato dagli esponenti Pd Graziano, Bakkali, Furlan, Nicita, Peluffo, Stumpo, Verducci) si chiede in genere il "rispetto verso La diversità". Gli stessi firmatari (al 5-bis.8) chiedono poi il "rispetto della diversità di genere e di orientamento sessuale" e (al 5.32) "il rispetto dell'identità di genere nonché il contrasto ad ogni forma di omo-bi-lesbo-transfobia". Il M5s, nell'emendamento 5.22 (Bevilacqua, Orrico, Carotenuto, Ricciardi) introduce il concetto di "educazione sentimentale e sessuale". Maria Stella Gelmini (Azione) nel suo 2.41 invoca l'impegno per "il contrasto alla violenza di genere, di tipo fisico, psicologico e sessuale". Unico tema che risulta trasversale a molte delle modifiche al Contratto di servizio presentate da tutti i partiti.