Politica
21 ottobre, 2025Nasce "Progetto Civico Italia": non ancora una "quarta gamba" del centrosinistra, ma l'intenzione è prenotare un posto nel campo largo. Da Silvia Salis a Gaetano Manfredi, sono tanti i sindaci e gli amministratori locali che guardano con interesse all'iniziativa
C'è un nuovo progetto politico (“riformista”, “popolare” e “civico”) che vuole prenotare un posto nel "campo largo". Il regista dell’operazione di “Progetto Civico Italia” è Alessandro Onorato, assessore ai Grandi eventi di Roma. Guardano con interesse all'iniziativa amministratori provenienti da esperienze partitiche differenti: dalla prima cittadina di Genova Silvia Salis — che in tanti, da tempo, vedono come possibile federatrice di un centrosinistra ancora in cerca d’autore — al napoletano Gaetano Manfredi, fino al sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Il battesimo c’è stato ieri pomeriggio — 20 ottobre — all’Hotel Parco dei Principi di Roma.
Alcuni dei presenti in sala aiutano a delineare le geometrie del nuovo progetto. In prima fila era seduto Goffredo Bettini, tra i principali ideologi del “campo largo”. A sorpresa, è arrivato anche il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, accolto con un grande applauso. “Devo ringraziare Conte di essere qui e lo ringrazio ancora di più per il lavoro fatto in questi anni, utile cal campo largo — ha detto Onorato dal palco salutando il leader pentastellato —. Hai reso il Movimento una forza di governo. E soprattutto hai portato al nostro Paese i fondi del Pnrr”.
Oltre a Bettini e Conte — che a margine ha ammesso di essere “fortemente interessato al progetto di Onorato”, proprio nei giorni della (nuova) crisi interna al M5s — c’è l’ala riformista del Pd: da Stefano Bonaccini a Roberta Pinotti, da Enrico Gasbarra ad Alessandro Mancini.
Non c’era Matteo Renzi, fresco del buon risultato toscano di “Casa Riformista”, ma per Italia Viva era presente Luciano Nobili. E Onorato, in un’intervista odierna a La Repubblica, spiega che “Casa riformista, la rete civica” e “le tante esperienze che si stanno manifestando in varie forme diverse e autonome sono lo stesso terreno da arare, insieme e senza protagonismi”.
“Questo non è togliere spazio a qualcuno ma allargare lo spazio per tutti. Noi vogliamo vincere le elezioni e governare bene il Paese", ha detto ieri dal palco Gualtieri. Il nome del possibile federatore (leader?) è rimandato a un secondo momento: "Quando parli troppo di nomi e cognomi ti manca il tempo di parlare di contenuti e vedere su quali contenuti riusciremo ad unire”. Ma gli occhi sono tutti puntati su Salis: “Voglio approfittare per fare, da qui, un appello alla nostra parte — ha detto la sindaca di Genova —. Basta fare a una gara a chi è più di sinistra o a chi dice la cosa più radicale per cui bisogna dirne un'altra ancora di più. Basta fare una gara tra chi difende le forze armate, o la sicurezza, e chi non lo fa. Non è una gara. Se è una gara, è a chi sta più unito”.
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