Politica
30 luglio, 2025La strigliata del capo dello Stato per la situazione di stallo in cui è impantanato il centrodestra, che non ha i numeri per nominare Simona Agnes e diserta le riunioni della commissione. Durissima la condanna del presidente nei confronti del governo israeliano
Il presidente della Repubblica, nel giorno in cui Mosca l'ha inserito in una sorta di "lista nera" del ministero degli Esteri, accusandolo di posizioni russofobe, ha incontrato la stampa italiana. È la Cerimonia del Ventaglio, che si tiene il 30 luglio al Quirinale e celebra il ruolo di testate e giornalisti nell'equilibrio democratico del Paese. La questione russa è citata dal presidente dell'Associazione stampa parlamentare, Adalberto Signore, che nel suo discorso introduttivo esprime solidarietà a Sergio Mattarella. Poi arriva il momento delle domande, alle quali il capo dello Stato non si sottrae, ma chiarisce: "Non mi compete esprimere opinioni su questioni di cui si sta discutendo in Parlamento né su singole inchieste giudiziarie, ma questo limite, che io incontro per dovere istituzionale, nulla toglie al rilievo dei temi che avete posto in evidenza".
La strigliata sulla Rai
Eppure, il presidente della Repubblica un giudizio su una questione di politica parlamentare lo esprime. "Il Regolamento europeo sulla libertà dei media entrerà in vigore l'8 agosto e, da quel momento, le sue norme saranno applicabili: riguarderanno - fra l'altro - le questioni della indipendenza editoriale, i contenuti delle grandi piattaforme digitali, il funzionamento indipendente dei media del servizio pubblico. Quest'ultimo, è tema ancora più delicato, e richiama la assoluta necessità che le garanzie predisposte dalla legislazione siano attuate e non eluse - e qui il rimprovero di Mattarella -. Il quadro offerto nella Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi sul tema di designazione del presidente della Rai è sconfortante. La libertà vive del funzionamento delle istituzioni, non della loro paralisi".
La condanna di Israele
Mattarella non risparmia critiche sulla guerra che Israele sta conducendo nella Striscia: "Sul Medio Oriente è persino scontato affermare che la situazione a Gaza diviene, di giorno in giorno, drammaticamente più grave e intollerabile. Speriamo che alle pause annunciate corrispondano spazi di effettivo cessate il fuoco". Poi, il capo dello Stato biasima la narrazione di Tel Aviv sui bombardamenti che hanno preso di mira obiettivi non militari, come la chiesa della Sacra Famiglia: "È stato definito un errore. Da tanti secoli, da Seneca a Sant'Agostino, ci viene ricordato che 'errare humanun est, perseverare diabolicum'". L'accusa più forte è quella di un piano deliberato di Israele nell'uccisione indiscriminata di civili palestinesi: "Si è parlato di errori anche nell'avere sparato su ambulanze e ucciso medici e infermieri che recavano soccorso a feriti, nell'aver preso a bersaglio e ucciso bambini assetati in fila per avere acqua, per l'uccisione di tante persone affamate in fila per ottenere cibo, per la distruzione di ospedali uccidendo anche bambini ricoverati per denutrizione. È difficile, in una catena simile, vedere una involontaria ripetizione di errori e non ravvisarvi l'ostinazione a uccidere indiscriminatamente. Una condizione raffigurata, in maniera emblematica, dal bambino accolto con sua madre in un ospedale italiano, dopo aver perduto il padre e nove fratelli - tutti bambini - nel bombardamento della sua casa".
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