Politica
31 luglio, 2025Il presidente pentastellato in conferenza stampa sul candidato del campo largo indagato dalla procura di Pesaro: "Non ci sono elementi a carico della sua colpevolezza. Ma se cambiano le cose ne trarremo le conseguenze"
Dopo una “pausa di riflessione” durata qualche giorno, il Movimento 5 stelle scioglie la riserva e conferma il proprio appoggio al candidato del centrosinistra per le prossime elezioni regionali nelle Marche, Matteo Ricci. “Non ci sono ragioni allo stato per chiedere un passo indietro a Ricci – ha detto il presidente pentastellato, Giuseppe Conte, durante una conferenza stampa a Montecitorio –. Non ci sono elementi a carico della sua colpevolezza. Chiedergli un passo indietro sarebbe un brutto precedente, sarebbe fare di tutta l'erba un fascio”. L'inchiesta che vede indagato l’attuale europarlamentare dalla procura di Pesaro per una serie di affidamenti quando era sindaco della cittadina marchigiana non fanno cambiare idea al M5s: Ricci, quindi, correrà contro il suo avversario, l’attuale governatore Francesco Acquaroli, con l’ampio appoggio del campo largo.
"Se cambiano gli elementi ne trarremo le conseguenze"
Il sostegno a Ricci che ieri, 30 luglio, è stato sentito per oltre cinque ore dai pm, “è allo stato dei fatti e degli elementi – ha aggiunto Conte –. Se dovessero cambiare questi elementi, e ci fossero fatti sopravvenuti, ne trarremo le conseguenze” e “li valuteremo”. L’ex presidente del Consiglio ha sottolineato di aver “apprezzato che non si sia avvalso della facoltà di non rispondere” e che chiederà a Ricci “l’adozione di un protocollo di legalità”. Il quale, ha aggiunto, servirà, anche, ad arginare l'azione del governo che “norma dopo norma sta ottenendo l'allentamento di tutti i presidi di legalità e anti corruzione”. Poi, Conte ha continuato con uno dei cavalli di battaglia dei 5 stelle fin dalla loro nascita: "Il M5s ha scelto di tutelare in modo rigoroso alcuni principi della buona politica: il rispetto della legalità e dell’etica pubblica. Questo impegno è il nostro Dna: è una vocazione costitutiva del M5s", ma – ha aggiunto – "siamo anche consapevoli che dobbiamo distinguere da responsabilità politica a penale”.
Le parole di Ricci
Dopo poco è arrivata la replica di Ricci, che ha ringraziato Conte e il M5s: "Ho molto apprezzato le parole di Conte sulle Marche e concordo con lui nel rafforzare in Regione i presidi di legalità, di trasparenza e di controllo su affidamenti diretti, nomine e consulenze - ha detto il candidato alle prossime elezioni regionali, in programma il 28 e 29 settembre -. Ringrazio il Movimento 5 Stelle, ora riprendiamo la campagna elettorale e cambiamo le Marche insieme".
La richiesta di dimissioni per Sala
Se nelle Marche vince la linea garantista, la posizione di Conte su Milano e sul suo sindaco Beppe Sala, indagato nell’ambito delle inchieste sull’urbanistica, è diversa. Anche se, ha spiegato, la “richiesta di dimissioni di Sala” non è “per un avviso di garanzia, ma perché si è rivelato al centro di un sistema che ha dato il via al far west edilizio. E deve dimettersi – ha spiegato – anche perché con gli uffici del comune hanno confezionato la norma salva Milano, che non solo condonava il far west edilizio ma lo estendeva a tutta Italia per gli anni a venire. Come può Sala stare lì?”.
"Entrare in Giunta Giani è un sacrificio"
Da Montecitorio, Conte si è espresso anche sulle prossime elezioni in Toscana, che vedono il M5s al centro di un braccio di ferro con il Pd per un'eventuale riconferma dell'attuale presidente, Eugenio Giani, finora mai appoggiato dai pentastellati: "In Toscana non imponiamo alcuna soluzione, è in corso una discussione dei gruppi, da parte mia non c'è stato un input per la soluzione, bisogna riflettere e capire se ci sono le condizioni - ha detto il leader del M5s -. Questa giunta l'abbiamo contrastata, quindi di fronte allo stesso candidato, entrare in Giunta è un sacrificio notevole, bisogna valutare e lo decideranno le condizioni".
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