Calcio corrotto

La talpa dei Football Leaks sotto processo. Via libera all'estradizione in Portogallo

di Vittorio Malagutti   5 marzo 2019

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La giustizia di Lisbona vuol processare Rui Pinto, il giovane arrestato a gennaio in Ungheria, che ha svelato gli affari segreti e illegali del mondo del pallone, come l'evasione fiscale di Cristiano Ronaldo e di José Mourinho. Oggi un tribunale di Budapest ha deciso che l'imputato potrà essere consegnato ai suoi accusatori

Rui Pinto, il giovane con la passione del calcio e dell'informatica che ha scatenato la tempesta di Football Leaks, sarà estradato dall'Ungheria nel suo Paese, in Portogallo. Lo ha deciso un tribunale di Budapest, dopo che a gennaio Pinto era stato arrestato a metà gennaio su richiesta della giustizia lusitana. Verrà sequestrato e spedito a Lisbona anche il gigantesco archivio informatico custodito dall'uomo più temuto del calcio mondiale, l'informatore che aveva svelato le trame e la corruzione ai massimi livelli nel mondo del pallone. Grazie a Pinto è nata Football Leaks, l'inchiesta giornalistica pubblicata dalle testate del consorzio Eic (European investigative collaborations) tra cui, in esclusiva per l'Italia, anche L'Espresso.

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La corte ungherese era chiamata a decidere se Pinto, 30 anni, avesse diritto alla speciale protezione riservata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo ai whistleblower, cioè gli informatori che con le loro rivelazioni svelano illeciti compiuti da apparati statali, grandi aziende, banche. Il giudice ha deciso che questo trattamento priìvilegiato non potesse essere accordato alla fonte dei Football Leaks. Di conseguenza, secondo la sentenza emessa oggi, l'indagato va rispedito in Portogallo per essere processato. Le accuse nei suoi confronti sono quelle di violazione di archivi informatici ed estorsione. Poco prima che il giudice si pronunciasse, Pinto si era rivolto alla Corte negando di aver commesso i reati di cui è accusato, affermando di non essere un hacker e di aver divulgato quella massa di informazioni segrete con il solo intento di svelare la corruzione che circonda il mondo del calcio di alto livello.

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L'aspetto paradossale è che mentre la giutisizia di Lisbona vuole processare Pinto, la magistratura di altri Paesi come Francia, Svizzera, Belgio e Stati Uniti ha aperto indagini sulla base delle informazioni di Football Leaks. E proprio la banca dati messa insieme dal giovane portoghese ha consentito al Fisco di incastrare evasori famosi come Cristiano Ronaldo, di recente condannato in Spagna a una maxi multa da 18,8 milioni, e l'allenatore José Mourinho, anche lui costretto a pagare 2 mioioni e a patteggiare la pena di un anno di carcere (con la condizionale).

Adesso Pinto potrà fare ricorso contro l'estradizione. Il suo legale è Wiliam Bourdon, l'avvocato francese che in passato ha difeso altri famosi whistleblower come Edward Snowden il tecnico informatico che ha svelato i programmi di sorveglianza di massa del governo Usa e britannico, Herrvé Falciani, che trafugò la lista dei clienti della sede di Ginevra della banca inglese Hsbc.