Politica
22 ottobre, 2025Forza Italia contro l'aumento delle tasse per gli affitti brevi, la Lega non esclude di chiedere maggiori contributi agli istituti di credito
La legge di Bilancio è stata licenziata da poco dal Consiglio dei ministri, il testo non è ancora neanche stato trasmesso in Parlamento, ma i partiti stanno già disconoscendo alcune misure che loro stessi hanno approvato. Su tutte, tasse sulla casa e sulle banche. In parte, niente di nuovo: Forza Italia e Lega litigavano già prima del Cdm, in particolare sui contributi chiesti agli istituti di credito e previsti, insieme a quelli assicurativi, per coprire parte dei fondi - un quarto - della finanziaria.
E Fratelli d’Italia? Dal partito di Giorgia Meloni, tutti (o quasi) tacciono. Parla oggi con il Corriere della Sera Marco Osnato, presidente della commissione Finanze della Camera, che ricorda: “I leader del centrodestra si sono incontrati, hanno parlato a lungo e alla fine di questo percorso hanno firmato questo documento approvato dal Consiglio dei ministri che sarà a breve bollinato dalla Ragioneria generale dello Stato”.
Ieri (21 ottobre), Osnato ha provato a chiudere la partita — “il contributo da parte delle banche sarà di 4,5 miliardi di euro per il prossimo anno e di undici miliardi per il triennio” — ma dal Consiglio federale della Lega è arrivato il mandato per "intervenire in fase di conversione, qualora ce ne fosse necessità", per valutare un possibile aumento del contributo degli istituti di credito "che sarà destinato al sostegno di sanità, famiglie e imprese”. Il Carroccio fa inoltre sapere che il partito “si impegnerà per chiedere il massimo sforzo possibile alle banche per aumentare gli investimenti in sicurezza, con un piano straordinario di assunzioni per le forze dell'ordine, detassazione di straordinari e sostegno previdenziale”.
Su questo punto, ha garantito Forza Italia, in Parlamento alzerà le barricate in sede di conversione per evitare ulteriori prelievi agli istituti di credito. Già il senatore leghista, Claudio Borghi, ha annunciato che chiederà “un miliardi in più alle banche, da destinare alle forze dell’ordine. E — ha avvisato — mi auguro che non ci siano resistenze fuori luogo, sennò rischia di essere un largo consenso per chiederne due o tre”.
Ma i nodi non finiscono qui. Su un punto Forza Italia e Lega si trovano d’accordo, sulla contrarietà degli aumenti delle tasse sulla casa. A cominciare dall’aumento della tasaszione degli affitti brevi, che dal 21 salirebbero al 26%. “Siamo assolutamente contrari e faremo di tutto affinché il testo sia modificato, anche prima di inviarlo in Parlamento, o lo si farà lì, perché credo ci siano i numeri — ha detto il ministro degli Esteri e leader forzista, Antonio Tajani —. Non potremmo votare una proposta come questa. Il quadro generale è già approvato, ma sono questioni che si risolvono. Parlerò con Giorgetti anche per i problemi delle forze dell’ordine”. E oggi, ad Agorà Rai3, Salvini ribadisce il "no" alla norma "Non ci sarà. O alla base o in Paralmento verrà cancellata".
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