Attualità
marzo, 2025

Il supermarket delle mazzette - In edicola il nuovo numero de L'Espresso

Qualche anticipazione del settimanale, da oggi - venerdì 21 marzo - disponibile in edicola e in app

Arriva un carrello della spesa carico carico di… Di mazzette, fasci di banconote da cento euro accatastati dietro le griglie di un cesto firmato Conad. L’Espresso dedica la copertina del numero in edicola venerdì 21 marzo a un’inchiesta di Sergio Rizzo sullo scandalo del momento: quello che vede indagati i dirigenti che hanno gestito la fusione dell’azienda con Auchan. Un’acquisizione pagata ufficialmente la cifra simbolica di un euro, ma che secondo gli inquirenti ha portato nelle tasche dell’ex ad e dell’ex direttore finanziario milioni di euro. Una storia di corruzione in grande stile che vede tra i protagonisti Raffaele Mincione, un nome noto ai lettori dell’Espresso dai tempi delle inchieste sulla finanza allegra del Cardinal Becciu. 

 

Questa settimana è l’attualità italiana a riempire pagine su pagine. La politica continua a dividersi su pace, guerra e armamenti: ne scrivono Susanna Turco, Evelina Santangelo e Gianluca Sadun Bordoni, mentre Federico Baccini intervista Walter Baier, leader di Sinistra Europea. Che accusa: «Con il riarmo brinda l’estrema destra». Il direttore Emilio Carelli nel suo editoriale ricorda che anche se la guerra fa parte della natura umana, la via della pace è sempre possibile. E Diletta Bellotti ripete una verità quasi banale: «Se si vuole la pace bisogna smettere di investire in armi».

 

Le inchieste mettono a fuoco l’edilizia scolastica carente - Enrica Manna conta 70 crolli in aule scolastiche solo nell’ultimo anno – e il fascino truffaldino dei “fuffa guru” televisivi (di Margherita Abis). Per quanto riguarda il processo in corso al brigatista Lauro Azzolini, Simona Folegnani, che al caso ha dedicato un libro messo agli atti dalla Procura, firma insieme a Simona Zecchi un ritratto del “brigatista invisibile”. Gianfrancesco Turano invece analizza i clamorosi alti e bassi del bilancio di Illimity, la banca di Corrado Passera. E Federica Bianchi fa il punto sulla nuova inchiesta per corruzione, legata all’azienda cinese Huawei, che tocca il Parlamento europeo.

 

La pagina estera denuncia la guerra alla libertà di espressione di Stati Uniti e Israele. Mentre l’amministrazione Trump ordina un giro di vite alle proteste (di Manuela Cavalieri e Donatella Mulvoni), a Tel Aviv Netanyahu pretende la testa del capo dei servizi segreti, troppo critico nei suoi confronti (ne scrive Alberto Stabile). Il leader druso siriano Walid Jumblatt racconta a Matteo Giusti che i suoi rifiuteranno di farsi manovrare dagli israeliani e Alessandro De Pascale spiega perché anche se il regime di Assad è caduto, il traffico di anfetamine che lo caratterizzava non si è fermato.

 

In Ucraina intanto si prepara già l’alternativa a Zelensky: Sabato Angieri presenta il generale Zaluzhny, possibile successore del presidente detestato da Trump. Tornando al leader statunitense, Carlo Tecce firma un ritratto di Paolo Zampolli, il suo grande amico che dovrebbe occuparsi dell’Italia, mentre Daniele Mastrogiacomo fa i conti delle perdite di Tesla da quando Elon Musk si è legato a doppio filo al controverso presidente.

 

In economia si parla di sostenibilità: l’ambientalismo è cambiato, non spera più di salvare il mondo entro il 2030 ma si accontenta di migliorare la vita degli ecocittadini qui e ora, scrive Angiola Codacci-Pisanelli. E questo per l’economia di settore è un bene: Antonia Matarrese analizza il mercato di fiori e piante, che in Italia vale 3 miliardi di euro. E mentre Giusy Franzese lancia l’allarme sulla siccità che già minaccia soprattutto le regioni del Sud, due scienziati, Riccardo Fargione e Claudio Franceschi, fanno il punto sui cibi sintetici: che sarebbero una soluzione all’inquinamento prodotto dagli allevamenti intensivi, ma non sono ancora sicuri per la salute dei consumatori.

 

La cultura viaggia a Dubai con Emanuele Coen e festeggia Franco Battiato con Elvira Seminara. Portano una ventata di ottimismo Modesta, Mimma Tataranni, Fleabag e le altre eroine dei serial televisivi raccontate da Beatrice Dondi, così come Gioia Salvatori, stand-up comedian incontrata da Francesca De Sanctis. Parla di donne anche Noémie Merlant nel suo nuovo film femminista (la intervista Claudia Catalli). Però il potere in Italia rimane roba da maschi: lo ricorda, dati alla mano, Alice Dominese, mentre Simona Lanzoni, esperta europea di violenza di genere, spiega a Francesco Castagna che l’unione delle donne fa la forza, e che senza sorellanza avere una premier donna non aiuta l’empowernent femminile, anzi…

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